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Reality Gap, la distanza tra le vita che vorrei e la vita che ho e il dolore che comporta.

Salve amici!

Avete mai sentito parlare di "Reality Gap"?

Probabilmente no, ma vi assicuro che ne facciamo tutti quotidianamente esperienze. Tutto il genere umano ne fa continuamente esperienza, anche adesso mentree state leggendo questo post.

Ma di cosa si tratta?

Provate ad immaginare di trovarvi in un momento in cui riflettendo sulla vostra vita, vi accorgete che il lavoro che svolgete da anni non è quello che avete sempre desiderato, per cui avete studiato o investito tempo e denaro;

Immaginate di riflettere sul fatto che non fa parte più della vostra vita la donna che amavate e che amate tutt'ora, di non avere la macchina che vi piace o di non possedere tutto ciò che renderebbe migliore la vostra vita;

Provate ad immaginare di essere quella donna che non può avere figli o che ha una malattia che rende difficile la propria vita.

Il "reality gap" è il divario, la distanza, tra la vita che vorrei avere, che ho sempre desiderato, e la vita che ho. Tutti viviamo costantemente il reality gap, perchè è così rilevante?

Perchè alcuni approcci di psicoterapia hanno orientato i loro modelli a questo concetto?

Alle nostre menti non piace proprio che nella nostra vita vi sia il reality gap, pertanto agisce nel tentativo di eliminarlo, ridurlo, modificarlo, e questo produce ulteriore dolore e sofferenza, che si va a sommare all'originario "Gap" che ha determinato la sofferenza iniziale.

Ogni essere umano viene al mondo con la convinzione che la felicità sia qualcosa che si sente dentro, che sia fiondamentake essere sempre felici, e che la vita debba essere facile.

Quando nei confronti di queste regole svilupiamo rigidità e inflessibilità, la nostra mente entra in un loop fatto di processi di rimuginazione e problem solving verbale. I penseri si affollano, la realtà si tinge di nero e facciamo fatica ad immaginare un futuro favorevole o ad immaginare di poter essere felici. A questi momenti si accompagnano vissutio come angoscia, rabbia, tristezza e tante altre emozioni spiacevoli.

Il problema non sta nel trovarasi in un "reality gap" piuttoasto nel rapporto che sviluppiamo con le idee e le regole che sviluppiamo di conseguenza.

Questo atteggiamento è alla base delle più comuni forme di sofferenza psicolgica.

L'autore del video ( Marco Monty Montemagno )descrive in modo chiaro e semplice alcuni concetti contenuti in un piccolo ma prezioso libro dell'autore Russ Harris, uno dei fondatori del modello di psicoterapia ACT, Reality Slap.

Dalla lettura del libro si possono estrarre alcuni concetti fondamentali:

- E' normale non ottenere tutto ciò che vogliamo dalla vita;

- E' normale soffrire, ed è normale che nella vita degli esseri umani vi sia sofferenza, sia per il fatto di non avere ciò che si vuole che per tanti altri eventi e circostanze fuori dal nostro controllo;

- E' normale che le nostre menti siano sempre affollate e piene di mille pensieri, anche brutti, sulla vita e su noi stessi.

Mai nessuno, nella storia dell'umanità, è venuto al mondo in modo diverso, mai nessuno è riuscito a togliere dalla propria vita il dolore, ad eliminare il reality gap o a cancellare i brutti pensieri dalla mente.

Tutti gli sforzi che agiamo per modificare questa condizione, hanno l'effetto paradossale di aumentare il dolore e la sofferenza, cosa possiamo fare quindi?

Un atteggiamento opposto e utile è quello di provare ad essere accoglienti nei nostri confronti, nei confronti dei nostri errori e difetti, e di poraticare un atteggiamento di gentilezza (Acceptance);

A questo punto possiamo coltivare convinzioni più funzionali e vicine alla realtà della vita.

Tra queste, per esempio, il fatto che se ci concentriamo sempre e soltanto sul reality gap perderemo di vista il fatto che attorno a quel buco vi è tanto altro. Pertanto si presenta la possibilità di scelta, un'alternativa:

Posso scegliere di stare immerso in quel buco, e mettere la mia vita in STAND BY, oppure posso fare spazio al reality gap nella vita e vivere comunque ciò che è già presente, disponibile, vivere come l'uomo o la donna che vorrei essere alla luce di ciò che ho, e non solo di ciò che vorrei.

Anche in presenza del nostro reality gap, o del dolore o della sofferenza, posiamo comunque vivere una vita straordinaria, basta sceglierlo!!!

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