Noi esseri umani siamo una specie molto curiosa e tra le più rigide in assolute rispetto all'intero regno animale.
La natura ci ha offerto una strategia molto efficace, l' EVITAMENTO ESPERIENZIALE:
tendiamo ad allontanarci da tutto quello che crediamo possa farci stare male, soffrire. Purtroppo non evitiamo soltanto allontanandoci fisicamente da qualcosa (evitando certi luoghi, certe persone, certe situazioni), evitiamo anche attraverso le parole ed i pensieri, evitiamo attraverso il linguaggio.
Forse vi starete chiedendo in che modo è possibile evitare qualcosa. Malgrado sia un'abitudine che facciamo quasi costantemente, non siamo per nulla consapevoli dell'effetto che produce.
Provate ad immaginare di trovarvi anche voi nella circostanza che proverò a descrivere.
Siete in procinto di prendere una scelta importante per la vostra carriera o per il vostro futuro professionale. E' possibile far richiesta di un trasferimento, di accettare un incarico o piuttosto di prendere una scelta importante. Qualora questa scelta non producesse gli esiti sperati, magari comportando delle conseguenze concrete sul contesto lavorativo o sul proprio benessere (non trovarsi bene nel luogo in cui ci si è trasferiti o trovare difficoltà a portare a termine quel compito), è probabile che queste conseguenze producano dolore e sofferenza alla persona che ha preso quelle scelte, rivelatesi successivamente "sbagliate".
A partire da questo dolore e insofferenza, è molto probabile che la nostra mente avvii una serie di strategie mentali di RUMINAZIONE (ripassare nella propria mente tutte le fasi della scelta, cosa l'ha determinata, il modo in cui sarebbe stato più utile ad agire e l'esito che avremmo ottenuto).
Questa strategia ha l'obiettivo di alleviare il dolore, di ridurre quel senso di colpa che avvolge l'intera nostra vita ed ha prodotto dolore e sofferenza.
Che effetto ha questa strategia?
Vi propongo una metafora: provate ad immaginare di essere caduti accidentalmente all'interno di una buca e di iniziare a scavare. Cos' è probabile che accada? E' molto probabile che dopo qualche istante ci ritroveremmo ancora più in profondità all'interno di quella buca.
Questo è ciò che accade quando adottiamo strategie verbali di RUMINAZIONE nel tentativo di alleviare il dolore. Si tratta di quelle strategie di Evitamento di cui parlavamo prima, ma con la differenza che proviamo ad evitare non qualcosa che esiste all'esterno, piuttosto qualcosa che proviamo dentro.
Il motivo per cui lo facciamo nella nostra mente è semplice: solo nella nostra mente possiamo continuare a fare esperienza di qualcosa che non esiste più, attraverso i ricordi.
Ma per quanto vividi possano essere questi ricordi, per quanto essi possano essere avvolti a nostro piacimento, in ogni momento della nostra giornata, questo processo o strategia di evitamento avrò solo l'effetto di produrre ulteriore dolore e sofferenza.
La nostra mente, infatti, quasi vi trovasse piacere, tende ad individuare sempre nuove colpe e responsabilità alle nostre scelte ed azioni, e piuttosto di risalire tenderemo a sprofondare sempre più.
Ma anche se fossimo fortunati e la nostra mente ci concedesse di alleviare le nostre colpe, quel tempo dedicato a passare e ripassare gli eventi ha prodotto esclusivamente la perdita di CONTATTO con il nostro momento presente.
E' come se, dopo aver impostato il programma di una lavatrice e pigiato il tasto start, scegliessimo di rimanere piantati davanti all'elettrodomestico per tutto il tempo del lavaggio. Nello stesso momento, mentre la lavatrice agisce, avremmo potuto fare molto altro, tanto altro di più utile e necessario.
Gli eventi passati, le scelte prese, i fallimenti subiti, anche se producono una grossa quantità di dolore e sofferenza, non possono essere cambiati a nostro piacimento, non possono essere riavvolti e rivissuti un'altra volta.
Possiamo soltanto fare spazio nelle nostre vite anche al dolore che hanno prodotto, cogliendo forse l'opportunità di guardare a quell'evento non solo come limite ma anche opportunità.
L'esperienza, che sia positiva o negativa, ha sempre qualcosa da insegnarci.
Dott. Salvatore Torregrossa, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale a San Cataldo e Caltanissetta.