Ogni essere umano sulla faccia della terra ha sperimentato, almeno una volta nella vita, una reazione d' allarme e preoccupazione. D'altronde sarebbe preoccupante il contrario, una condizione cioè in cui una persona manca di normali reazioni di allarme verso circostanze e situazioni ritenute pericolose per il suo benessere. Guardiamo più da vicino la reazione d'ansia nelle sue diverse sfaccettature: PENSIEROSO, PREOCCUPATO, REAZIONE DI FUGA (PANICO). Il comportamento di allarme si muove, infatti, lungo questo continuum. Cosa sta al centro dell'ansia? Il pericolo, cioè le situazioni che temiamo, le sensazioni, le emozioni, le circostanze che riteniamo pericolose. Cosa determina una reazione (pensieroso, preoccupato, reazione di fuga) ?
E' interessante, in questo caso, sottolineare che quello che determina il tipo di reazione d'ansia è LA DISTANZA PERCEPITA dal pericolo.
Esempio:
PENSIEROSO - Un esame tra 6 mesi impegna la mia mente in modo lieve, dedicando qualche minuto a quel pensiero, sperimentando magari uno stato di apprensione e lieve ansia, risultato? Mi guardo intorno per capire, magari, se ho i libri di testo necessari per iniziare a studiare. Posso oppure no.. non è rilevante agire per affrontare adesso il problema.
PREOCCUPATO - L'esame è tra una settimana, mi allarmo perchè non ho ancora iniziato a studiare, provo una reazione di grosso allarme che mi spinge a chiamare i miei colleghi per capire cosa è più importante studiare prima e mi fiondo sui libri. E' importante agire per gestire il problema.
PANICO - l'esame è stamattina, non ho studiato come avrei dovuto, non passerò l'esame e dovrò ripetere l'anno. La mia mente, di fronte ad un pericolo cosi vicino mi suggerisce di fuggire via, mi suggerisce di scappare dalla situazione che non ho possibilità di gestire. In questo caso l'attacco di panico è la strategia della mente per farmi allontanare dalla situazione che ritengo pericolosa.
Ognuna di queste tre reazioni costituisce una modalità ADATTIVA finalizzata alla gestione delle situazioni esterne.
Mentre le prima due appaiono facili da gestire, l'ultima, la reazione di panico, crea allarme e determina l'idea che qualcosa nella propria salute stia andando male.
Piuttosto di capire il significato adattivo della reazione da panico si interpretano in modo catastrofico sintomi quali TACHICARDIA, RESPIRO AFFANNOSO, SBANDAMENTI DI TESTA. Reazioni che invece sono normali e servono al copro per prepararsi alla fuga..