Salve amici.
Il dolore e la sofferenza sono, purtroppo, una parte imprescindibile della vita stessa.
Ogni vita contiene dolore, sofferenza, incertezza: è normale, normale come l'aria che respiriamo, come uno sbadiglio o la sete o la fame. Le sensazioni tutte, e quindi anche la sofferenza (in tutte le sue forme) sono la nostra forma di connessione con la vita, ci ricordano che siamo vivi e che siamo profondamente interconnessi con l'ambiente in cui viviamo!
Tutto questo, però, alla nostra mente non piace! La natura ha plasmato e modellato le nostre menti affinché potessimo eliminare o sbarazzarci del dolore e di tutto ciò che lo provoca.
Tentiamo in tutti i modi ed in ogni istante di sbarazzarci dell'ansia, dei pensieri negativi, dell'incertezza e della tristezza, guidati dalla convinzione che soffrire sia sbagliato, che per essere felici sia necessario provare euforia e benessere all'interno del nostro copro.
Emozioni e sensazioni, purtroppo, sono prive di controllo. Nessun essere umano può scegliere cosa provare o sbarazzarsi di qualcosa che non ritiene giusto o piacevole. Nel tentativo estremo di farlo, proviamo delle strategie che spesso producono l'effetto opposto, finiscono per impoverire ulteriormente le nostre vite: evitiamo luoghi e circostanze, anche quando questi contengono aspetti importanti per la nostra vita, attiviamo strategie di controllo e meccanismi protettivi (rassicurazioni, richieste, controlli e monitoraggi) che finiscono per avvelenare i rapporti e impiegare in modo poco utile il nostro tempo, agiamo strategie di problem solving verbali (rimuginazione, dialogo interiore) che finiscono per ingigantire il problema e le sensazioni stesse, finendo per limitare ulteriormente le nostre vite ed esperienze.
Quando adoperiamo queste strategie, con l'illusione di poter controllare la nostra esperienza interna, otteniamo l'effetto opposto di mantenere ulteriormente ed ingigantire il nostro dolore.
Perdiamo di vista ciò che di importante è già presente nelle nostre vite ed a cui potremmo dedicare il nostro tempo, le nostre scelte.
Possiamo comunque vivere una vita straordinaria anche in presenza di emozioni e sensazioni difficili da sostenere.
Come?
Mollando il controllo verso pensieri e sensazioni, interrompendo qualsiasi strategia agiamo nel tentativo di eliminarla, modificarla o sbarazzarcene.
Quando interrompiamo la lotta, qualsiasi esperienza interna continuerebbe ad esistere ma probabilmente si trasformerebbe da sola, nel tempo, lasciando spazio ad altro di diverso.
Quando interrompiamo la lotta e dedichiamo il nostro tempo a quanto di importante è già presente, anche in presenza di qualcosa che vorremmo non avere, abbiamo la possibilità di far emergere qualcosa di diverso.
E' vero, nella vita è normale provare dolore e ansia, fare esperienza di pensieri negativi. Non possiamo sbarazzarcene a piacere, ma possiamo scegliere cosa farne quando si presenta: possiamo scegliere di renderli un ostacolo alla nostra vita oppure trattarli per quello che sono, uno stato transitorio del nostro corpo a cui fare spazio in modo tale che trovi un posticino al nostro interno dal quale non creare eccessive resistenze alla nostra vita.